Lo scorso luglio abbiamo brillantemente superato l’audit da parte di Accredia, ottenendo la possibilità di aggiungere due nuovi Proficiency Testing (su durometri e CMC) alla nostra lista di confronti accreditati. Come si può immaginare, siamo molto felici e soddisfatti di questo riconoscimento, che ci permette di continuare ad offrire servizi di altissima qualità ai nostri Clienti.
Accreditamento e audit
SA Quality for Metrology è un Organizzatore di Prove Valutative Interlaboratorio (Proficiency Testing Provider – PTP) accreditato nel campo della taratura degli strumenti di misura. Queste prove consistono nel valutare le prestazioni di un laboratorio mediante confronti con altri laboratori, secondo quanto previsto dalla norma ISO/IEC 17043. Esse vengono effettuate allestendo un circuito, nel quale si confrontano statisticamente le tarature eseguite su un medesimo campione con i risultati ottenuti su quello stesso campione da parte di un laboratorio di riferimento.
L’accreditamento è l’attestazione da parte di un ente terzo indipendente che il PTP è in grado di rispettare i requisiti richiesti dalla norma internazionale di riferimento UNI CEI EN ISO/IEC 17043, oltre che dagli altri documenti prescrittivi dell’ente stesso, assicurandone la competenza tecnica e organizzativa, l’imparzialità e la riservatezza. Inoltre certifica l’elenco degli schemi che il PTP è autorizzato a organizzare. Per l’Italia l’ente di accreditamento unico incaricato dal governo è Accredia.
Gli audit sono verifiche periodiche eseguite dall’ente di accreditamento per confermare le suddette competenze. In vista di un audit è anche possibile richiedere estensioni della lista dei confronti accreditati, cioè l’aggiunta di nuovi schemi.
Va infine ricordato che in base agli Accordi di Mutuo Riconoscimento sanciti dalle organizzazioni EA (European Accreditation), IAF (International Accreditation Forum) e ILAC (International Laboratory Accreditation Cooperation), i PTP accreditati sono abilitati ad operare a livello internazionale. Questi accordi riconoscono l’equivalenza degli standard seguiti dagli enti di accreditamento degli stati aderenti, permettendo così ai PTP di condurre Confronti Interlaboratorio accreditati anche in paesi esteri.
Competenze richieste ai PTP accreditati
Le competenze richieste al PTP per ottenere l’accreditamento non sono poche e coprono tutte le attività inerenti all’organizzazione e alla conduzione delle Prove Valutative Interlaboratorio. In breve riguardano:
- La dimostrazione delle capacità tecniche (conoscenza degli strumenti e delle metodologie di taratura, padronanza dei sistemi statistici necessari alle analisi dei risultati).
- La dimostrazione delle capacità organizzative e logistiche. Va sottolineato che queste competenze sono importanti tanto quanto quelle tecniche, concernendo la registrazione dei laboratori, la redazione delle istruzioni per la conduzioni corretta della prova, le comunicazioni tra i partecipanti e il PTP, le spedizioni e le restituzioni dei campioni. Inoltre, nel caso di strumenti di grosse dimensioni, la prova di taratura può essere eseguita presso strutture che li mettono a disposizione; quindi va organizzata attentamente anche la sequenza delle sessioni per ogni laboratorio partecipante.
- La garanzia di riservatezza e imparzialità nei confronti dei laboratori partecipanti ai confronti.
- La conformità del sistema di gestione della qualità a quanto prescritto dalla norma ISO 9001.
Estensioni della nostra lista dei Proficiency Testing
Abbiamo approfittato di questo audit per richiedere due estensioni per il nostro elenco di schemi accreditati. Quindi ora potremo proporre Confronti Interlaboratorio anche per i seguenti strumenti di misura:
- Durometri (per tutte le scale di durezza).
- Macchine di misura a coordinate (CMC).
Come accennato brevemente prima la particolarità di questi confronti risiede nel fatto che le prove di taratura, invece di essere eseguite dai laboratori partecipanti all’interno delle loro strutture, vengono effettuate presso i fornitori degli strumenti. Quindi necessitano di un notevole sforzo organizzativo e metodologico da parte del PTP.
Tale procedura si rende necessaria a causa delle grosse dimensioni degli strumenti coinvolti; ad esempio, una CMC può raggiungere le 2 tonnellate di peso. Spedire attrezzature del genere a ogni singolo laboratorio partecipante, il quale poi lo deve restituire al PTP, oltre ad essere difficoltoso dal punto di vista logistico diventa problematico dal punto di vista dei costi.
Inoltre così facendo si possono garantire condizioni di misura (temperatura, stabilità termica, umidità, disturbi elettromagnetici, eccetera) e stabilità dello strumento uguali per tutti i partecipanti, Questo importantissimo aspetto permette di condurre un confronto reale ed effettivo tra i laboratori, in assenza di condizioni ambientali incontrollate che inevitabilmente generano errori nelle misurazioni.
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